Zone e Pisogne

Zone

Sono note col nome di “fate di pietra”, i geologi le definiscono “piramidi di erosione“: altissime guglie di pietra sormontate, a mo’ di cappello, da un grande masso sono le più importanti d’Europa. Si trovano a Zone, pittoresco paese in una verdeggiante conca di faggi e abeti sopra Marone, singolare trait-d’union tra Lago e montagna. Ad originarle è stata, nel corso dei millenni, la lenta erosione delle acque ed ora le piramidi di Zone sono uno spettacolo assolutamente da non perdere. Zone, con le sue antiche case in pietra e legno risalenti al XVII sec., è una tranquilla località di villeggiatura dalle ottime trattorie, punto di partenza ideale per fare escursioni in una natura ancora selvaggia e intatta, salendo a Corna Trentapassi e al Monte Guglielmo. Di interesse storico artistico la parrocchiale e la quattrocentesca chiesetta di S. Giorgio nella valle del Gaz.

Pisogne

Pisogne è la porta per la Valcamonica, punto d’incontro tra il mondo lacustre e quello della montagna. L’origine del paese è antica: lo testimoniano interessanti monumenti quali la pieve di S. Maria in Silvis del VII sec., la chiesa di Santa Maria della Neve e la medievale e possente Torre del Vescovo. Cuore della cittadina (animata dalla primavera all’autunno da concerti, spettacoli, feste e appuntamenti gastronomici) è l’elegante piazza Corna Pellegrini fiancheggiata da caratteristici portici e antichi palazzi. Chi ama la natura da Pisogne può fare un’escursione fino in Val Palot, dove si gode fra l’altro un’ampia vista del lago.

Gli affreschi del Romanino a Pisogne

La quattrocentesca chiesa di Santa Maria della Neve conserva al suo interno uno dei più interessanti cicli di affreschi del grande pittore bresciano Gerolamo Romanino. Realizzati verso il 1533, gli affreschi decorano la volta e le pareti e narrano le storie della Passione di Cristo. Altri affreschi del Romanino si possono ammirare proseguendo dopo Pisogne, in Valcamonica, a Bienno e a Breno.

Foto: TwinGin